Osservatorio Findomestic: la difficoltà di spendere più di 20 mila euro per un’auto nuova
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Direttore: Alessandro Plateroti

Osservatorio Findomestic: la difficoltà di spendere più di 20 mila euro per un’auto nuova

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L’analisi dell’Osservatorio Findomestic sulla situazione attuale del mercato delle auto nuove in Italia. I dettagli.

L’acquisto di un’auto nuova sta diventando sempre più difficile per gli italiani. Portali come Quattroruote e mondomotori hanno lanciato più volte l’allarme sulla scomparsa di modelli di segmento A e B con prezzi accessibili. Secondo l’ultimo approfondimento dell’Osservatorio Findomestic, il 66% degli italiani non può spendere più di 20 mila euro per un’auto nuova, con il 14% che ha a disposizione meno di 10 mila euro. Inoltre, il 56% degli intervistati è costretto a rimandare l’acquisto per ragioni economiche, mentre solo il 7% pensa di cambiare macchina entro l’anno.

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Costi troppo alti e fattori di scelta dell’auto

Il 54% degli italiani considera la sostituzione della vettura solo in caso di guasto serio e il 50% solo quando la manutenzione diventa troppo frequente e costosa. Un altro 23% ritiene che il momento giusto per sostituire l’auto sia l’introduzione di incentivi vantaggiosi. Tuttavia, solo il 7% cambia regolarmente l’auto ogni tre-cinque anni per godere di nuovi modelli e tecnologie.

I costi elevati sono il principale fattore che influenza le preferenze d’acquisto: il 73% degli italiani opta per un’auto nuova, mentre il 59% preferisce l’usato. Tra i criteri di scelta, i consumi bassi (64%) superano di gran lunga la possibilità di circolazione (47%), l’affidabilità (45%), la sicurezza (37%) e le formule d’acquisto convenienti (33%). Claudio Bardazzi, Responsabile dell’Osservatorio Findomestic, spiega che “a frenare i progetti di sostituzione dell’auto non sono solo i prezzi, aumentati sensibilmente per il 70% del campione negli ultimi tre anni, ma anche l’incertezza sulla motorizzazione da scegliere.

Confusione sulla tecnologia e sguardo al futuro

Secondo l’Osservatorio Findomestic, tre italiani su quattro non sanno distinguere le diverse motorizzazioni ibride. Solo il 19% degli intervistati conosce la differenza tra mild, full e plug-in hybrid, mentre il 45% ne ha solo una vaga idea. Bardazzi aggiunge che “gli automobilisti non hanno una visione condivisa su quale sarà il motore dominante in futuro. Per il 19% sarà l’elettrico, per il 17% l’ibrido plug-in, e per il 16% l’ibrido senza spina. Un 12% punta ancora sulle termiche, mentre l’11% scommette sull’idrogeno.

Nonostante l’incertezza e la confusione, l’auto resta imprescindibile per gli italiani. Solo il 21% pensa di ridurre il numero di auto in famiglia a causa dei costi elevati o per la scelta di mezzi di trasporto alternativi. Il 74% dichiara di non averci nemmeno pensato e il 5% potrebbe addirittura ampliare il parco auto familiare. Il concetto di neutralità tecnologica, ovvero l’imparzialità verso il tipo di motore purché ecologicamente sostenibile, è noto al 58% degli intervistati e supportato dal 74%, con convinzione dal 25% e con qualche dubbio dal 39%.

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ultimo aggiornamento: 13 Luglio 2024 15:41

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